Trapani: prima importante base cartaginese divenne in seguito una delle civitates censoriae romane e uno dei più importanti porti del Mediterraneo durante il Medioevo.
Uno dei prodotti tipici è il tonno rosso, purtroppo sempre più raro, che dà origine a diverse specialità come la bottarga di tonno; la Tunnina, tonno rosso sotto sale; Musciame e ventresca sott’olio e altri ancora.
La cucina a Trapani
Ci sono poi i primi piatti come Pasta al pesto alla trapanese, le busiate, maccheroni fatti in casa condita con salsa di pomodoro fresco, melanzane o zucchine fritte anche anche pesce fritto; gli gnocculi, tipica pasta fatta in casa condita come i busiati; la frascatula, palline di semola impastata e cotta a vapore e serviti in brodo di pesce o zuppe di broccoli, ceci e verdure; piatto sicuramente più costoso la pasta in brodo d’aragosta.
Tra i secondi ritroviamo il raù ri tunnu, ragù di tonno rosso fresco con spicchi d’aglio e foglie di menta; Tunnina ca cipuddata, tonno in agrodolce; frittelle di neonata (bianchetti); piuttosto che gli ‘nvultina a trapanisa, involtini di vitello con ripieno di pecorino grattugiato, prezzemolo, aglio, pangrattato, sale e olio; il falsomagro, una braciola di carne trita, uova, formaggio, aglio e prezzemolo; il cuscus alla trapanese a base di brodetto di pesce misto (scorfano rosso, scorfano nero, cernia, pesce San Pietro, vopa, gallinella…).
Tra i dolci troviamo i cannoli farciti con ricotta di pecora; i Cassateddi, cassatelle fritte, ripiene di ricotta di pecora, zucchero e gocce di cioccolato; le Graffe con la ricotta, dei bomboloni fritti farciti con crema di ricotta e gocce di cioccolato; la granita di gelsi…
I prodotti a denominazione sono: Cappero di Pantelleria IGP, Nocellara del Belice DOP, Sale Marino di Trapani IGP, gli olii Valle del Belice DOP e Valli Trapanesi DOP.
I vini a Trapani
I vini degustabili in zona sono Erice DOC, Marsala DOC (vino fortificato famoso in tutto il mondo), Sicilia DOC che comprende tutto il territorio siciliano ed è disponibile in tante versioni da fermo a spumante fino a passito, infine Terre Siciliane IGT
L’amico che ci ospita a Trapani, Maurizio Gallo, ci conosce bene e sa quanto amiamo il mare. Ecco perché ci fa iniziare di buon mattino la passeggiata arrivando fino alla Torre Ligny per ammirare la congiunzione dei due mari che bagnano Trapani. Tornando verso la città, un po’ a malincuore per dover lasciare uno spettacolo della natura unico, ci fermiamo per dare uno sguardo alla chiesa di San Liberale, purtroppo bisognosa di manutenzione. Tutto intorno a noi è di un colore caldo e confortevole, dagli scogli alle pietre delle case e dei muri, verrebbe voglia di sedersi e rimanere a contemplare il paesaggio, magari bevendo una birra fresca, visto che il mattino è già inoltrato e inizia a fare caldo.
Ma continuiamo la nostra camminata verso il centro della città fino ad arrivare al bellissimo barocco della Cattedrale di San Lorenzo. Maestosa. Ma il nostro tour non finisce qui, Maurizio ci conduce fino alla Fontana di Tritone e ci dice che se già così è meravigliosa da vedere, di notte, illuminata, è ancora meglio. Poco distante c’è il locale dove il nostro ospite ha prenotato per la parte gastronomica della gita. Ci sediamo e partono le domande.
Maurizio, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?
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I pranzi di lavoro sono buoni per continuare un incontro che non si è concluso in mattinata. Le cene di lavoro sono buone per lo stesso motivo ma al pomeriggio. Capita spesso che non si riesca a terminare un lavoro, spezzare non è mai cosa buona.
Credi/ritieni esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Idem in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi ecc.
Il rispetto a tavola. Lo stare composti, mangiare come conviene, non esagerare, non eccedere con il vino e i liquori.
Se dovessi descrivere la tua città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.
Tutto quello che gira intorno al nostro tonno. Bottarga, ventresca, lattume, … Non per essere campanilista, ma le nostre tonnare siciliane, ed in particolare a Trapani, sono le migliori.
Se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.
Marsala. Ma attenzione, da noi non è considerato solo come un “vino dolce”, per preparazioni di dolci, scaloppine o zabaione, è una cultura, pregiata e antica. A Trapani Marsala vuol dire liquore, vino da accompagnamento, invecchiamenti pregiati. Insomma, niente a che vedere con le bottiglie che si trovano nei supermercati del Nord.
Puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?
A casa nostra e di tutti i miei parenti non mancano mai tre cose in tavola: il vino, l’olio e il formaggio. Aggiungerei anche il pane, ma alcune volte negli ultimi anni si fa anche senza.
Hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?
Cannolo. Appena fato, croccante, bello lungo e affusolato, per contenere tanta ricotta e canditi. A me personalmente non piace con il cioccolato, ma ai miei figli sì, quindi in casa ne preparano di diversi tipi. A mia moglie, ad esempio, piace riempire il cannolo con ricotta e mandorle. Ognuno ha i suoi gusti per il cannolo.
Concludiamo con un tuo aneddoto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?
Tanti anni fa chiesi a mia moglie di sposarmi, a cena in un ristorante dove torniamo spesso. Mi ricordo benissimo che lei stava mangiando il suo piatto preferito, la pasta con il pesto trapanese.
Grazie Maurizio per il tempo che ci hai dedicato, speriamo di reincontrarti presto.
Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Trapani
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