Sentirsi a casa (2)

Sentirsi a casa (2)

Parlando di relazioni di business a tavola, il livello di fiducia e confidenza deve necessariamente salire se vogliamo accedere al piano relazionale in cui possiamo dire di sentirci a casa nostra e che gli altri si sentano a casa propria quando si sta insieme tanto da desiderare ancora di vedersi e continuare la relazione.

Un modo per essere centrati e sereni nell’approccio di business a tavola, può essere il miglioramento della nostra capacità d’ascolto. L’ascolto attivo, profondo, empatico. Fare domande che mettano l’altro nella condizione di sentirsi curato. Potremmo chiedere a che ora è abituato a mangiare, se ha intolleranze oppure allergie, con che mezzo arriva e se preferisce un tipo di cucina piuttosto che l’altra. Questo lo mette al centro del desiderio di farlo stare bene, più che al centro di trattative economiche. Per un attimo, queste lasciano il posto alla persona, ai suoi valori, riti, abitudini. Questo svelarsi l’un l’altro permette anche di comprendere se desideriamo davvero far affari insieme, in quanto la relazione è quello che dura, la transazione è invece momentanea e non richiede tutte queste attenzioni.

Sentirsi a casa - Referral tasting - Claudio Messina - Business a tavola

Occorre fare una scelta di campo:

stare dalla parte del marketing transazionale oppure relazionale.

Una scelta questa direi radicale, dal momento in cui lo spostamento dal concetto di cura ed empatia è totale se ci volgiamo verso il transazionale.

Potremmo chiederci il perché di porre di tutte queste attenzioni verso l’altro da noi, in fondo ci vediamo per lavoro. Ma tu, al lavoro, ti senti a casa tua? Questo è l’altro grande tema: realizzarsi ed essere felici della propria professione, la trasforma da “lavoro” a piacere! Dunque sale il livello di pretesa relazionale. Pensaci: se devi solo lavorare, non occorre tutta questa attenzione. Se invece vuoi stare bene nella tua professione, occorre più che mai studiare la sfera relazionale al fine di non interrompere mai quel flusso vibrazionale positivo che ti dona la creatività del tuo lavoro quotidiano. E qui si colloca anche l’esigenza di avere partners in target di valori, sensibilità, ricerche di vita. Persone con cui condividere anche il piacere, la “casa” comune. Sì, perché spesso passiamo più ore in ufficio che a casa in senso fisico, e lì, ci sentiamo a casa? I nostri collaboratori, si sentono a casa? I nostri clienti si sentono a casa?

Sentirsi a casa - Referral tasting - Claudio Messina - Business a tavola

L’utilità di contemplare questa sfera sensoriale ed esperienziale, nel marketing relazionale, è una necessità, e ancora di più lo è nella pratica del business a tavola.

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