La dolcezza del Miele delle Dolomiti bellunesi, rinomata DOP per la colazione o per esaltare un formaggio prodotto da latte vaccino a pasta cotta come il Piave DOP. Sempre in tema nutrizionale una menzione vale anche per il Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese, legume chiamato anche “la carne dei poveri” per via dei sui valori nutrizionali equiparabili alla carne. Dal punto di vista enologico Belluno condivide alcune denominazioni come Veneto IGT e Vigneti della Serenissima DOC insieme alle altre provincie vicine.
Arriviamo a Belluno e rimaniamo a bocca aperta nel vedere come le Dolomiti incornicino perfettamente ogni angolo della città. Oggi Mirco Dal Farra e Mauro Cavalet ci hanno dato appuntamento in Piazza dei Martiri, quando ci arriviamo rimaniamo colpiti dalla straordinaria bellezza dell’insieme di giardini, lastricati, portici, negozi e monumenti, tutti riassunti in un unico punto di interesse. I nostri ospiti ci raccontano, tra tante peculiarità di Belluno, il fatto che sia patrimonio dell’umanità e che sorga all’interno di un parco nazionale. Per la scelta della distesa in cui ordinare l’aperitivo c’è un ventaglio che gira tutta la piazza, ci lasciamo guidare da chi conosce la città, ci sediamo e partono le domande.
Mauro, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?
10
In un ambiente più informale rispetto ad un ufficio o ad una sala riunioni tutti sono ben disposti ad un dialogo più aperto. Il clima è rilassato, disteso, e permette un approfondimento della conoscenza reciproca.
Credi o ritieni che esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Anche in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi …
Pur essendoci differenza tra nord e sud, il momento della convivialità a tavola e pressoché uguale in tutto lo stivale, soprattutto per i momenti più soft. Vedi noi ad esempio, qui e ora, con i nostri Spriz.
Mirco, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.
Lo vedete dove siamo? Sicuramente la polenta con il Pastin.
Il Pastin è tipico bellunese ed è a base di carne di maiale e di manzo tritate, sembra una salsiccia come impasto. Può essere cucinato, mangiato crudo o grigliato. Qua è tipico il panino con il Pastin e il formaggio cotto alla piastra.
E se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.
Dico solo una parola per indicare Belluno: Grappa.
E tu Mauro?
Io ne dico due di parole: Birra Pedavena.
È nostra sia come produzione che come tradizione. Un’eccellenza tra le birre italiane.
Puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?
La scrivo in dialetto La boca no la e straca se no la sa da vaca.
Penso si intuisca.
Hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?
Minestrone di fagioli per primo e per finire Patugoi col lat, una polenta morbida e calda abbinata con il latte freddo appena munto.
E Mirco aggiunge:
Polenta e funghi!
Concludi l’intervista Mauro, dicci se ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?
Ho organizzato una cena di ispirazione rinascimentale con tutti i crismi che mi ha permesso di finanziare l’acquisto di un libro storico di grande interesse per la biblioteca di Belluno.
Grazie Mauro e grazie Mirco per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.
Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Belluno
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