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La nascita di Bologna risale all’Età del Ferro, anche se lo sviluppo di Felsina è dovuto agli etruschi prima e ai romani successivamente, che le cambiarono in nome in Bonomia. Crescita e prestigio ottenute sotto i romani vennero meno dopo la caduta dell’impero. La successiva fase di prosperità ebbe inizio con San Petronio vescovo nell’XI secolo. Il massimo splendore lo raggiunse nel XIII secolo grazie all’università e alla vittoria avvenuta nel 1249 contro l’esercito dell’Imperatore Federico II di Svevia. Nel 1200 Bologna fu la prima città europea ad abolire la servitù della gleba. Successivamente fece costruire la cerchia delle mura che la elevò a uno dei dieci centri europei più popolosi, con uno sviluppo urbano equivalente a quello di Parigi. Città di cultura, possiede palazzi rinascimentali e barocchi oltre a un centro città caratterizzato da due torri pendenti: Asinelli e Garisenda.

Bologna a tavola

Fucina di famosi cantautori, Bologna e la sua provincia, oltre alla musica, offrono molto anche a tavola.
Pellegrino Artusi nel suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” scriveva: «Quando sentite parlare della cucina bolognese fate una riverenza, che se la merita. È un modo di cucinare un po’ grave, se vogliamo, perché il clima così richiede; ma succulento, di buon gusto e salubre, tanto è vero che colà le longevità di ottanta e novant’anni sono più comuni che altrove.» La fama della cucina di Bologna ha origini medievali quando nella città vivevano potenti famiglie signorili che ingaggiarono cuochi diventati famosi con le loro ricette in tutta Europa. La presenza dell’università portò molti stranieri e di conseguenza un arricchimento di sapori e ricette.

Prodotti e ricette di Bologna

Tra i prodotti a tutto pasto con riconoscimento troviamo ad esempio: l’Asparago verde di Altedo IGP, la Patata di Bologna DOP e il Marrone di Castel del Rio IGP. Possiamo poi elencare la Mortadella di Bologna IGP; lo Squacquerone di Romagna DOP; il Pecorino dolce dei colli bolognesi; il Parmigiano Reggiano DOP; per poi passare ai primi come le Tagliatelle al ragù; il ragù stesso è stato creato a Bologna; il Risotto con le rane; i Tortellini in brodo; i Tortelloni con ripieno di ricotta, conditi con burro e salvia; i Tortelloni di pasta verde con ripieno di ricotta e mascarpone, conditi con panna prosciutto e piselli, un classico; la Pasta e fagioli preparata con i maltagliati; le Lasagne verdi con ragù.

I secondi piatti bolognesi contemplano ricette tipiche come la Cotoletta alla bolognese; il Gran fritto misto alla bolognese; il Gran bollito alla bolognese, con la salsa verde; le Rane in umido; le Polpette di carne alla bolognese, accompagnate da piselli; il Polpettone alla bolognese; la Coratella d’agnello alla bolognese; il Tortino di patate alla bolognese. Non mancano i dolci trai quali troviamo la Pinza bolognese, Zuppa inglese, gli Zuccherini bolognesi (biscotti friabili) e le Sfrappole (chiacchiere).

Le colline bolognesi regalano prodotti enologici come il “DOCG Colli Bolognesi Pignoletto”, un vino bianco aromatico; oppure la Barbera dell’Emilia DOC.

L’appuntamento bolognese è presso la fontana del Nettuno.
Alessandro CalliFederica Broccoli e Michele Guerrini ci attendono per accompagnarci nella adiacente piazza Maggiore e ci mostrano tutte le bellezze e le peculiarità di questo luogo di incontro magnifico. Ci sediamo ad un bar, ordiniamo un aperitivo ricco come da tradizione e partiamo con le domande.

Alessandro, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

10
Perché le persone ti vedono in una maniera diversa, non sei il solito propositore dall’altra parte del tavolo, gli animi sono più rilassati, c’è modo di conoscersi meglio. Magari davanti anche ad un bel bicchiere di vino, saltano fuori delle confidenze che generano relazioni importanti, in Italia poi è un luogo particolarmente importante ed è facile trovare passioni comuni

Federica, ancora tu, credi o ritieni che esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Anche in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi …

Sicuramente ogni comunità ha i propri usi.
Mangiare tutto dallo stesso piatto da portata è un’usanza che risale ai nostri nonni, mentre fare il piatto unico con primo secondo e contorno è qualcosa che sta anche ritornando di moda fra i giovani.

Michele, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Bologna è conosciuta per Lasagne (le mie preferite), i Tortellini, le Tagliatelle al ragù e molto altro … Mangiare queste cose buone regala un gran sorriso a tutti.
Ciò che aggrega nei momenti di amicizia, magari un po’ meno business del solito, sono tigelle o crescentine mangiate con gli affettati.

Alessandro, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Pignoletto frizzante, quello che stiamo gustando in questo momento, che aiuta a pulire la bocca dalla classica grassezza della cucina locale; e poi, diciamolo, la bollicina fa festa, e in una città universitaria vi lascio immaginare …

Federica, puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Nei ristoranti spesso il ristoratore lascia la pentola piena di tortellini sulla tavola … e la torna a riprende vuota! Poi passa con il carrello dei bolliti.
E Michele aggiunge: mio nonno soleva dire “da tavola non ti alzar mai, finché la bocca non sa ed furmai” (formaggio) e aggiungeva un po’ di vino rosso nel brodo dei tortellini.

Alessandro, hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

Quando ero bambino mia madre d’estate faceva un rifreddo di carne che era fatto di uova e parmigiano, vitello, prosciutto, mortadella, lombo di maiale ed essendo quindi fatto a strati, io ed i miei due fratelli la chiamavamo “la carne di zebra” e quando arrivava in tavola era una festa!!! Più avanti ha iniziato a fare una Lasagna ai carciofi che la gente che l’assaggiava si cappottava e mi chiedevano anche nei tempi successivi se fosse possibile averne … mia madre è una ricetta …

E per te Federica?

I tortellini della nonna, con il ripieno alla bolognese (rigorosamente con il magro, prosciutto, mortadella e crosta di parmigiano)

Sicuramente ne hai una anche tu Michele.

Certamente, è la cotoletta alla bolognese, con doppia se non tripla impanatura e ricca di parmigiano.

Concludiamo sempre con un tuo aneddoto Alessandro, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

Non ho un momento in particolare di svolta che mi viene in mente, ma tante volte che si sono avviate, implementate, consolidate relazioni professionali importanti. La tavola la considero in assoluto un luogo di successo, si notano tante sfumature, capisci meglio con chi hai a che fare. Una delle mie attività è un’agenzia di rappresentanza in cui sono socio con uno dei miei fratelli e soprattutto quando aziende nuove ci contattano per offrirci la rappresentanza, diamo anche un peso a dove ci portano a mangiare perché anche da quello arrivano messaggi e non confondetelo con l’andare in super locali.

Grazie Alessandro, grazie Federica e grazie Michele per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Bologna

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Foto di copertina Szs / CC BY-SA (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)

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