Grazie Italia ha concluso il giro di tutta la penisola.
Quando si fa un viaggio stando bene insieme, può accadere la magia del “qui ed ora”: ovvero non si guarda più solo la meta, ma si vive tutto il percorso attimo dopo attimo, nutrendo l’anima di ogni singolo step.
Se dico “vado qua”, oppure “vado là”, pongo l’accento sulla meta, tralasciando il percorso.
Oggi vogliamo essere grati di come, insieme a voi, siamo riusciti a creare un percorso chiamato #GrazieItalia che ci ha fatto gustare, giorno dopo giorno, le province italiane e le loro bellezze, profumi, storie, leggende, architetture, in modo sensoriale, come ad essere lì presenti. Principalmente il viaggio è stato virtuale, basato sui vostri racconti e vissuti. Questo ha creato attenzione al percorso molto più che alla meta. Il nome della città era importante, ma come identità sentita, come far parte di quel territorio non solo dal lato residenziale, abitativo, ma soprattutto dal lato del sentirsi parte della comunità, o vicini ad essa, ai suoi riti collettivi pur nel vissuto personale, quindi unico e irripetibile.
Se è vero che “lì si mangia così“, è pur vero che la nonna lo fa a modo suo, che l’amico ci ha messo una variante, che il ristoratore ne ha fatto il piatto di punta del menu e che a casa di ognuno i riti della comunità diventano abitudini personali, quotidiane, sinonimo di “sentirsi a casa”.
Assaggiare la vostra comunità territoriale, ha permesso a tutti noi di sentirne le emozioni e di sviluppare curiosità che, se un giorno passassimo da lì, potrebbero trovare soddisfazione nell’assaggio di quel piatto, nella visione di quella piazza o nel profumo di quel porto di mare: tutte emozioni raccolte nelle vostre interviste di Grazie Italia.
L’Italia si pregia, oltre che di una grande stratificazione di usanze, gusti e tradizioni provinciali, anche di micro declinazioni comunali. Ed è qui che il viaggio in italia può farsi più che mai interessante come luogo di micro tappe!
Un nuovo progetto
Molti di voi ci hanno chiesto di poterci raccontare come si comportano loro a tavola e quali sono le usanze nel loro territorio, così ci è parso stimolante accettare la nuova e bellissima sfida di un viaggio ancora più fitto e micro articolato di racconti legati anche alla piccola frazione inesplorata dai media, ma ricca di emozioni e profumi da avere l’acquolina in bocca.
Da ora, sempre insieme all’amico Matteo, ci dedicheremo alla raccolta di nuove interviste, ma questa volta sui comuni e sulle frazioni. Restiamo in contatto-