Negli articoli precedenti abbiamo visto che la modalità Diamante si cala come facilitatore di business grazie alla micronizzazione dei processi relazionali, aziendali e verticalmente nei singoli progetti che andiamo a creare con il nostro team, e come struttura molecolare solida dei processi, tipica del minerale diamante, che permette ai progetti di sopravvivere al tempo, anche dopo di noi, in modo autonomo.
Abbiamo poi parlato del concetto di Imprenditore senza confini analizzando come, nell’accettare i nostri confini, possiamo aprirci a comprendere quelli degli altri ed imparare a conviverci, di fatto abbattendoli senza crepi e calcinacci da raccogliere, ma fluidamente, imparando ad avere confini flessibili in base alle situazioni prendendoci cura degli altri, insieme alla cura verso noi stessi. Parliamo di confini spaziali, pesiamo oggi alla necessità di isolamento da emergenza sanitaria: siamo addirittura forzatamente confinati. Se l’imprenditore non abbraccia la visione ‘senza confini’ difficilmente riuscirà a non fermarsi, a sentirsi ancora parte di un sistema che lo coinvolga attivamente. La capacità di vivere senza confini travalica le distanze oggettive e attinge alle nostre modalità intangibili, occorre svilupparle.
Oggi andiamo a capire come queste modalità siano fra loro intersecabili in modo potenziante.
Dunque, sono incubatori e moltiplicatori di know how che si intende trasferire alle aziende e ai professionisti per facilitare e velocizzare, se non rendere addirittura automatizzati, molteplici processi dei singoli progetti da mettere in campo. Automatizzare come sinonimo di indipendenza nelle deleghe ad esempio, grazie a micro-ruoli affidati con cura in base al superamento delle barriere e dei limiti e confini.
Cosa significa?
Andiamo in profondità scoprendo quali sono i tre pilastri fondamentali della modalità Diamante intersecata con i concetti valoriali dell’imprenditore senza confini.
Alla base del successo dell’imprenditore ho individuato tre pilastri concettuali di una forza smisurata che ora accenno qui di seguito, ma che poi saranno approfonditi singolarmente nei prossimi blog:
Iniziamo dalla vison intesa come certezza di visione di ciò che è stato e di ciò che si realizzerà con tutti gli elementi immessi dall’imprenditore e condivisi con persone vicine, la squadra. Una vision quindi focalizzata, esternalizzata e poi rivisitata, condivisa e anche arricchita perché sia forte. Una volta ripresa e perfezionata dall’ideatore, va poi trasmessa di volta in volta alle risorse inserite che vanno ispirate e invitate alla scelta, allineate.
Allora stiamo parlando di persone che devono condividere, dunque introduciamo l’altro pilastro, la squadra, chiave cruciale e fondamentale della strategia business che stiamo delineando. Valutiamo sempre quale siano le risorse davvero fondamentali per la squadra? Chi invece non lo è e anzi magari può rivelarsi d’intoppo per il progetto specifico? Magari è la risorsa giusta in altri progetti, ma non in quello corrente. Sentire la squadra anche emozionalmente ed essere pronti a definire se sarà composta ad esempio dai soci, oppure dai manager, oppure un coro di risorse dai ruoli minori ben concertate assieme. La squadra necessita di conferimenti al ruolo chiari e valorizzati, non meno che di investimenti in microspecializzazioni.
E il tutto come sta in piedi senza stressare un po’ di dati e di processi con un business plan? Ecco qui il terzo pilastro! E deve essere intersecato fra pianificazione dei ruoli e compiti, obiettivi strategici ed economici.
Immediatamente accanto ai pilastri troviamo i cinque alleati segreti che costituiscono il più grande bene intangibile che abbiamo. Puoi toccare il vento? Eppure, se pensiamo ad un tornado, immediatamente capiamo che ci sono forze devastanti attorno a noi, capaci di ribaltare interi paesi. Non si afferrano, eppure abbattono case come se fossero cartapesta. Uno dei temi importanti che ho imparato a valorizzare nel mio percorso imprenditoriale, sono proprio le capacità intangibili, le attitudini che sono dentro la persona. Ne ho selezionate cinque che si sono dimostrate le più efficaci sul campo: sostenibilità, flessibilità, pazienza, resilienza, persistenza.
Segui il prossimo articolo perché parleremo proprio di questi!