Il progetto professionale Diamante, traendo spunto ideologico dall’essenza stessa della pietra, si pone a livello scientifico come concretezza metodologica forte e solida. A livello d’ispirazione simbolica e valoriale miscela relazioni ad opera, passione ed amore a struttura e tecnica.
Diamante nasce quindi dalla sommatoria delle esperienze vissute come formatore di networking professionale a tutti i livelli. Mettendo insieme le migliori pratiche possibili per far si che tutto funzioni dalle prime fasi del progetto allo sviluppo e al coinvolgimento delle persone che possano farne parte tenendo in considerazione il concetto di dono. È voler veramente creare qualcosa di solido e puro, importante e brillante, condivisibile ed inclusivo.
Aver voglia di farlo non è sufficiente! Innanzi tutto usciamo dal networking professionale generico e scendiamo più nello specifico nel marketing relazionale che è una serie di strategie per costruire relazioni di qualità con persone motivate a supportarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi. In tale processo condicio sine qua non è la reciprocità, quindi occorre saper far squadra con qualcuno che, non ingaggiato tradizionalmente (come soci o dipendenti), sia motivato dal piacere di esserlo e dal piacere di avere un pari trattamento dall’altra parte. Questo senza misurare lo scambio in senso tradizionale ma comprendendo se è tutto in linea con gli obiettivi di entrambi in piena ed equivalente soddisfazione.
Per creare un sogno come questo, così lontano dal transazionale nell’epoca del capitalismo ormai avanzata, quasi in declino, occorrono criteri costruttivi fondamentali che partano dall’identificazione chiara della vision di progetto e selezione della squadra vincente. Questo ci potrà supportare nel raggiungimento della visione, nonché al chiaro e definito business plan necessario a supporto della visione stessa e dell’operatività.
Al centro delle attività del metodo Diamante è la micronizzazione delle singole fasi, la micro-specializzazione delle risorse in campo e l’attribuzione di micro-compiti organizzati e quindi dai risultati analizzabili in micro-step. La micro-pianificazione può dare la sensazione di essere complessa nella fase di progettazione, mi rendo conto, ed in effetti si allunga la fase progettuale per poi invece trovare una incredibile sveltezza dei processi in corso d’opera. Diamo senso e realizzazione al concetto di diamante quindi, creando le basi di un moto perpetuo che resterà sempre, oltre noi. Potranno cambiare gli attori, ma la macchina è destinata a funzionare sempre.
Va da sé che al centro del tema, insieme alla fase di micro-progettualità, altro elemento base è il trovare gli alleati al progetto intercettandoli in base a cinque caratteristiche essenziali che approfondirò in seguito. Poiché Diamante è destinato a sopravvivere al tempo, il tema relazionale non può essere fugace. Occorre creare un gioco di squadra che sopravviva alle relazioni stesse dando forma a qualcosa che prosegue oltre noi.
Tempo e pressione sotto analisi, perché Diamante è una sfida non banale, qualcosa di unico che non c’era prima d’ora. Qualcosa che porta del bene anche al prossimo, tendendo all’incisività estendendo opportunità anche al di fuori dei protagonisti del progetto stesso. Un po’ come se conservassimo il leggendario genio del diamante.
Per far scendere queste parole in un progetto pratico, reale, applicato, si pensi ad esempio al progetto Capitolo BNI Diamante lanciato a marzo 2018, una delle applicazioni del metodo Diamante che mi ha permesso di realizzare un grande primato internazionale. Si pensi che BNI International esiste da più di 35 anni e che conta 270.000 membri nel mondo. Creare un primato in seno a tanta competenza maturata nel tempo, in una grande società che è leader di mercato, è stato possibile solo intersecando il network BNI tradizionale al metodo innovativo Diamante, andando oltre ai limiti e condizionamenti, avendo progettualità e coinvolgendo le giuste persone.
BNI Diamante è stato un gioco di squadra con attenzione alla micro-progettualità con fine alto e condiviso nei valori e nella valorizzazione del singolo in funzione dell’insieme portando a cento il numero dei membri al lancio di un gruppo di networking altamente micro-specializzato e da subito performante.
Se già il numero dei membri comunicanti al lancio è un record, quello che mi interessa resti veramente di questa applicazione del metodo Diamante, è proprio l’aspetto relazionale dei membri aderenti che hanno sviluppato il senso di appartenenza sposando il progetto proprio come se fosse il loro. Sottolineo anche le loro super specializzazioni senza confini, né temporali e nemmeno locali. Infatti BNI Diamante convoglia membri da varie regioni con connessioni internazionali. L’aspetto local business trova una grande contro partita di completamento nel global network.