La natura umana è essenzialmente sociale, da quando nasciamo siamo costantemente immersi in un mare di relazioni di natura differente, ed al centro di ognuna di queste relazioni c’è sempre l’armonia, un delicato equilibrio che nasce dalla capacità di ascoltare, riconoscere e valorizzare tanto le proprie necessità quanto quelle dell’altra parte. Quando però questo equilibrio si spezza l’intero tessuto relazionale può iniziare a smagliarsi e a disfarsi, causando sovente sofferenza e incomprensioni.
Da anni ripeto che il primo passo verso una relazione armoniosa e ben nutrita è la capacità di riconoscere e comprendere se stessi, il proprio “Io”. Ciò significa essere in contatto con i propri bisogni, i propri desideri, e le proprie aspirazioni, ma anche con paure e vulnerabilità. Non si tratta solo di una ricerca introspettiva, l’armonia relazionale richiede che questo “Io” sia anche in grado di vedere, riconoscere e apprezzare il “Tu”, ovvero l’individuo che si pone di fronte a noi con il suo universo di emozioni, bisogni e desideri unici.
Solo con la consapevolezza del “Tu” nasce la possibilità di creare un “Noi”, l’entità collettiva frutto dall’unione di due, o più, individualità, come se fosse una nuova creatura, che necessita di cure, attenzioni e nutrimento (buono).
Ma cosa succede quando una delle parti, perdendo di vista l’importanza dell’altra, lascia che il proprio super-ego domini la scena? Quando il “Me stesso medesimo” prende il sopravvento la relazione diventa asimmetrica e distorta, il bisogno di affermazione di uno dei due “Io” annulla o distorce i segnali provenienti dall’altro, e questo non solo riduce una parte della compagine al silenzio, ma nega ad entrambi la possibilità di nutrire in maniera bilanciata quel “Noi” che dovrebbe essere il centro della relazione.
Questa disarmonia relazionale può manifestarsi in vari modi: attraverso comportamenti dominanti, manipolativi o, in maniera più subdola, attraverso l’indifferenza, e comunque arrivando sempre alla negazione delle esigenze di una parte.
Per evitare la trappola della disarmonia relazionale è fondamentale capire l’importanza del corretto nutrimento della relazione; questo significa dare spazio e voce ad entrambe le parti, creando un equilibrio che porti rispetto e valorizzi gli individui. Nutrire il “Noi” non significa solo evitare i conflitti o diventare dei “signorsì”, ma creare uno spazio comune in cui entrambe le parti possono crescere, evolversi e prosperare.
La potenza del “Noi” nella relazione è immensa: quando due persone riescono a creare un “Noi” saldo e nutrito correttamente sono in grado di affrontare sfide, superare ostacoli e costruire un legame che dura nel tempo. Il “Noi” diventa una forza motrice, un luogo di ristoro e di sostegno, una fonte inesauribile di energia e ispirazione.
L’armonia relazionale è una delle chiavi fondamentali per costruire relazioni sane e durature, richiede impegno, ascolto attivo e capacità di mettersi continuamente in gioco, ma i frutti che ne derivano, un “Noi” forte, resiliente e potenziante, sono di un valore inestimabile.
Se anche tu vuoi costruire un mondo in cui le relazioni sane e proficue producono un carburante performante per la vita, devi iniziare a nutrire con cura e attenzione ogni singolo “Noi” che nasce dalla danza del tuo “Io” e di altri “Tu”.
Da anni intervisto persone di ogni genere, età ed estrazione sociale, per comprendere sempre meglio come individuare e correggere tutti i piccoli e grandi errori che influenzano il corretto sviluppo e la prosperità delle nostre relazioni. Se anche tu sei interessato a questo argomento contattami, sono sempre pronto a condividere esperienze e idee con gli altri.