Novara_PiazzaGramsci

Leggenda racconta che Novara fu fondata dai Liguri in una zona denominata Aria. In seguito, divenne insediamento romano. La cucina è tutt’altro che aria fritta, tra i piatti tipici troviamo la famosissima Paniscia, piatto povero a base di riso, il Tapulone, carne d’asino cotta a lungo nel vino, il risotto al gorgonzola (c’è poco da aggiungere), il Bagnet, tipica salsa piemontese a base di prezzemolo, aglio e acciughe per concludere con le rane fritte.

Per dissetarsi si può attingere alle Colline Novaresi DOC che si propongono in versione bianco, rosato e rosso da uve barbera, croatina, erbaluce, nebbiolo, uva rara, bonarda e vespolina; aggiungo due chicche dal limitato numero di bottiglie prodotte il Boca DOC, a base di nebbiolo, e il Sizzano DOC a base vespolina, bonarda e uva rara.

Crocevia di scambi commerciali tra gli assi che congiungono Torino a Milano e Genova alla Svizzera. La cupola della Basilica di San Gaudenzio, opera di Alessandro Antonelli, è il simbolo della città di Novara. Il luogo di incontro con i nostri amici è fissato in Piazza Martiri della Libertà, dove troviamo anche il famoso teatro Coccia, tra il centrale Parco dei Bambini e il Duomo. Tutto attorno alla piazza trovano posto bar, ristoranti e ritrovi, i nostri ospiti Francesco MedinaBoris BossiMarco Stoppa e Maria Paola Mathieu, ci attendono in una distesa ed hanno già ordinato un aperitivo tipico novarese per tutti. Ci sediamo e partono le domande.

Marco, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

10
Il cibo è da sempre elemento di comunione e condivisone, a volte anche di scontro e guerra. Non può esistere un saldo e profondo rapporto di business se non si condivide. Esperienze, contatti, idee e, perché no, i propri gusti culinari!

Boris vuoi aggiungere qualcosa?

Certamente. È un momento in cui affrontare argomenti importanti in un contesto rilassato.

Francesco, credi o ritieni che esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Anche in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi …

Assolutamente sì! Ogni zona, area del mondo, ogni regione ha le sue peculiarità, che si esprimono, ovviamente, anche nel modo di relazionarsi a tavola, dove tavola sta per ognuno di quei momenti in cui si ha la possibilità di confrontarsi dinanzi ad un piatto o ad un calice di vino. Ogni zona d’Italia e del mondo porta con sé tradizioni ed usi che pervadono tutti i momenti di convivio, ed anche momenti apparentemente uguali, come una pausa caffè o un pranzo veloce, a seconda del luogo in cui ci troviamo, possono assumere un significato differente.

E tu Marco cosa ne pensi?

Tipico è l’aperitivo o il caffè al bar. La maggior parte dei miei rapporti di business si aprono o concludono con un momento di convivio. Il pranzare assieme, elemento più intimo e personale per me, è riservato a un approfondimento dei rapporti che con il cibo e la sua condivisione si consolidano.

Maria Paola, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Mi vengono in mente quattro piatti che secondo me rappresentano bene Novara: Polenta e tapulon, i Funghi, la Castagnata e le “Reginette” di Omegna.

Boris se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Il vino rosso dei colli novaresi: Ghemme e Gattinara.

Francesco hai una aggiunta?

Sì, il Nebbiolo delle colline novaresi, un vino “rampante”, ultimamente, ma che deve ancora essere conosciuto molto!

Marco puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Come per molte altre città, la festa patronale rappresenta un’occasione per piatti unici, come il pane di San Gaudenzio. Non scordiamoci i famosissimi biscottini di Novara, antesignani dei più commerciali Pavesini.

Maria Paola hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

A Novara siamo piuttosto famosi per il risotto. A me piace in due varianti differenti: al vino o ai formaggi.

Tu Boris invece, cosa proponi?

I sapori di casa sono quelli che caratterizzano maggiormente i ricordi e le associazioni al proprio paese. Per me sono i ravioli fatti da mia madre.

Francesco, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

Tutte le volte in cui ho partecipato ad una cena con poca voglia, alla fine si è rivelata un’ottima occasione di confronto e ho conosciuto qualcuno con cui poi si è sviluppata una relazione, magari anche stabile e duratura. Tutte le volte che invece non vi ho partecipato, non potrò mai sapere quante e quali mi sia precluso. La tavola è spontaneità, per sua vocazione, più che scelte “a tavola”, credo sia sempre importante “arrivare” a tavola, ” condividere” una tavola.

Concludiamo con un tuo aneddoto Maria Paola.

Ero ad una cena di (e per) imprenditori a Milano, quando un confronto, anche acceso, con il mio vicino di tavola, che non conoscevo precedentemente, ha poi portato ad una positiva collaborazione che prosegue anche ora, a distanza di qualche anno.

Grazie Francesco, grazie Boris, grazie Marco e grazie Maria Paola per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Novara

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