Pescara è una delle città invidiabili per la vicinanza al mare e alla montagna. Dalla pesca alle rampicate quindi dal pesce fresco magari condito con un Olio Aprutino Pescarese, olio a Denominazione di Origine Protetta, alla carne con l’Agnello del Centro Italia, altra IGP; non possiamo dimenticare gli “arrosticini” di carne di pecora e di fegato che hanno superato i confini del teramano per giungere sulle tavole di altre regioni italiane.
Tutto naturalmente bagnato da DOC Trebbiano d’Abruzzo, un bianco, DOC Cerasuolo d’Abruzzo, un rosato e DOC Montepulciano d’Abruzzo, un rosso parente della più importante DOCG Montepulciano d’Abruzzo; vini nei quali si trovano profumi della macchia mediterranea.
Antonio Finocchi ha consigliato come luogo dell’incontro uno dei tanti trabocchi presenti sul lungomare di Pescara e ci spiega la scelta del posto.
“Un po’ simili a palafitte e un po’ a curiosi animali con le zampe a mollo nell’acqua, i trabocchi sono delle macchine da pesca da cui partono dei lunghi bracci che servono a sostenere le reti che permettevano di catturare i branchi di pesci che si spostavano lungo la costa. Alcune strutture sono private, altre sono state trasformate in bar e piccoli ristoranti alla moda in cui gustare cucina marinara.”
Intanto che attendiamo gli altri tre amici pescaresi ci lasciamo rapire dai racconti di Antonio che continua parlandoci della tavola, appunto.
“A Pescara il mangiare e bere bene non è un accessorio bensì un momento importante della vita di tutti. Il carattere del pescarese è sempre stato ospitale ed è proprio di fronte ad un buon piatto ed un buon bicchiere che si svolgono molteplici attività.”
“La cucina marinara si sposa perfettamente con la cucina di terra, il brodetto di pesce così come le cozze in guazzetto o il sugo di “pelose”, dei granchi particolarmente ricchi di gusto, sono i piatti tipici marinari. Cucinati in modo semplice, con pochissime aggiunte di spezie, proprio per far assaporare al massimo il “profumo” del mare. Mentre le sagne e fagioli unite all’agnello “cacie e ove” oppure ai famosi arrosticini (spiedini di carne di castrato) sono i must della cucina di terra.”
“Tutti i piatti della cultura gastronomica pescarese si sposano con altrettanti vini che sembrano essere nati appositamente per questo connubio, dal Trebbiano o la Cococciola per il pesce passando per il Cerasuolo, vino rosato che va servito fresco, fino ad arrivare al Montepulciano d’Abruzzo che vanta una tradizione secolare.”
“Quando si parla di emozioni a tavola mi vengono in mente i ricordi delle tavolate fra amici o in famiglia e sempre più spesso quelle nelle quali i commensali intrecciano relazioni. Perché stare a tavola tutti insieme apre la mente. Quando si sta a tavola ci si predispone verso gli altri in un modo diverso. Si condividono le passioni e gli interessi che attraverso le papille gustative, l’olfatto e la vista aprono scenari di grande valore.”
Nel frattempo, arrivano Giulio Finocchi, Victor Sacchini e Umberto Righetti, che ci salutano calorosamente, ci sediamo a tavola e mentre, ordiniamo gli invitanti piatti della tradizione, partiamo con le domande.
Umberto, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?
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Il momento conviviale come un buon pranzo o una buona cena è sempre un’ottima opportunità di business. All’interno di questi momenti, al di fuori dell’ambiente di lavoro, si rafforzano rapporti di conoscenza e fiducia, fondamentali per intavolare nuove opportunità reciproche.
Giulio, credi o ritieni che esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Anche in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi …
Gli usi di tutti gli italiani sono comuni ma in Abruzzo, in quanto ad ospitalità siamo i padroni. Non esiste una “pausa” caffè bensì davvero del bel tempo da prendersi insieme, il caffè è una scusa. Così pure un aperitivo che dalle nostre parti è quasi sempre “cenato”, nel senso che il cibo accompagna in maniera preponderante ma non invasiva il tempo da trascorrere insieme.
Umberto, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.
Due attività gastronomiche completamente differenti che nella città di Pescara ed in generale nella regione Abruzzo restituiscono degno valore al territorio: il buon pesce e gli arrosticini, entrambi possono essere un buon momento di evasione, anche nel business, per rafforzare rapporti e conoscenze con un partner.
Victor, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.
Senza dubbio il vino, primo fra tutti il Montepulciano d’Abruzzo che ha un colore importante, un vino che “tinge” il bicchiere con il suo corpo, un vino da gustare prima con gli occhi e successivamente con l’olfatto per assaporare i profumi che emana. Il sorso di un buon Montepulciano d’Abruzzo ti fa fare pace con il mondo, se accompagnato con gli arrosticini, ti fa fare pace con l’universo.
Sempre tu Victor, puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?
Un rito che porto avanti con i miei amici è bere birra e mangiare arrosticini, dopo una partitella a calcio.
Giulio, hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?
Il brodetto di pesce, una sapiente scelta di pesci poveri, dal merluzzo alla canocchia, alle triglie, allo scorfano e le seppie. Preparare il sugo con la cipolla ed il pomodoro, passato o a pezzetti, aggiungendo uno alla volta i pesci iniziando da quello a cotture più lunga come lo scorfano e via via fino ad arrivare alla seppia. Qualche spezia ma giusto un po’ di peperoncino ed un po’ di prezzemolo. Il risultato deve essere un pesce ben cotto che annega nel vero senso della parola nel sugo che non deve essere troppo denso per consentire di intingervi il pane. Una poesia.
Concludiamo con te Umberto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?
Da ragazzo non ero amante del pesce, praticamente non lo mangiavo. Il settore commerciale, la condivisione di opportunità di business e le tante occasioni lavorative mi hanno portato a non potermi più tirare indietro ogni qualvolta ci si trovava in tali opportunità. Beh…decisamente oggi non ne posso più fare a meno ed ogni qualvolta ne ho l’opportunità di condivisione per business è sempre un gran momento di crescita.
Grazie Giulio, grazie Victor, grazie Umberto e grazie Antonio per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.
Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Pescara
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Foto di copertina Giulio Gigante from Pescara, Italy / CC BY-SA