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Una cucina influenzata dalle vicine Venezia e Ferrara offre piatti particolari dai primi ai dolci. I classici gnocchi ma realizzato con zucchero e cannella e conditi insieme al burro fuso. Piatto della tradizione consumato nel giorno di festa, la domenica. I Marafanti, altro piatto di antichissima tradizione preparato soprattutto in inverno all’arrivo dei primi fiocchi di neve. Non può certo mancare la polenta nelle varie declinazioni di condimento. Per giungere ai dolci come i Sugoli, dolci della tradizione rappresentati da deliziosi budini di mosto; la Meiassa, dolce tipico del carnevale preparati con farina di mais, zucca e patate. Infine la torta di Patate Americane, con uvetta e fichi secchi. Bagnare i palati con tanti calici della DOC Prosecco, unica denominazione della zona.

Arrivare nel polesine, nella provincia di Rovigo, ha un che di magico. Una pianura che sembra pareggiata con la livella, profumatissimi campi infiniti di mais, orti delle dimensioni di un paese. Qua grazie agli innumerevoli canali, soprattutto artificiali, la vegetazione è rigogliosa e i rodigini sono maestri nel guidarla. Prima di entrare in città rimaniamo stupiti dalle distese di verdure di ogni tipo che fanno da cornice all’industria della prima periferia. L’appuntamento di oggi è in piazza Vittorio Emanuele, incorniciata da portici, dove al centro trova posto la statua e ai lati la Colonna di San Marco da una parte e la Torre Civica dall’altra. Mauro Giolo e Sara Doati ci aspettano all’ombra di un portico e su nostra richiesta hanno già ordinato l’aperitivo per tutti. Ci sediamo e dopo esserci fatti ragguagliare su alcune particolarità di Rovigo partono le domande.

Mauro, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

10
Perché si è meno tesi e meno sulla difensiva, ci si esprime più liberamente, con meno barriere. Ci si conosce di più perché si affrontano anche altri argomenti, oltre a quello lavorativo, e si possono scoprire elementi condivisi.

Credi o ritieni che esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Anche in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi …

Una minima conoscenza di cibi e bevande, sulla loro preparazione e sulla loro storia, aiuta molto a socializzare. A tavola si parla volentieri di cibo, quindi: conoscenza in senso culturale.

Sara se dovessi descrivere la città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Polenta e baccalà sicuramente, risi e bisi (risi e piselli per chi non lo sapesse), ma anche riso e fagioli. Per terminare con qualcosa di saporito: sarde in saore.

E tu Mauro?

Pesce per il delta ed il mare, salami ed insaccati per la tradizione del maiale, aglio DOP Polesano, Polenta come dice Sara, animali da cortile in umido, fagioli in “potacin”, pasta e fagioli, baccalà in umido. Ne abbiamo di cose buone a Rovigo.

Sara, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Guarda, uno ce lo abbiamo qua e uno ce lo facciamo dopo pranzo: lo Spritz e la grappa.

Aggiungi le tue Mauro.

Una cosa nostra di Rovigo, che la fanno proprio qua è l’Amaro del Capitan Pipa. Se dovessi essere ancora più tipico forse direi “l’ombra”, che è la traduzione dialettale del bicchiere di vino

Sara puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Non mi vengono in mente delle tradizioni particolari, però ricordo bene il “cozzo” delle uova il giorno di Pasqua. Tradizione molto radicata che si svolge nelle piazze della città, nei giorni di Pasqua e Pasquetta, e tempi indietro si trasformava in un vero e proprio campo di gara.

Hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

Seppie in umido con la polenta.

Concludiamo con un tuo aneddoto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

Mi è capitato varie volte di parlare di business a tavola, soprattutto quando vivevo a Roma. Ad un aperitivo ho discusso di un potenziale progetto con dei colleghi e ho deciso, fortunatamente, di portarlo avanti. Il clima rilassato dell’aperitivo, anche se professionale, mi ha permesso di conoscere un po’ meglio quelle persone e di fare la scelta giusta.

Grazie Sara e grazie Mauro per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Rovigo

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