Sassari_-_Palazzo_della_Provincia_06

Situata nella zona nord della Sardegna, quella con più movida e vip estivi Sassari ha tradizioni culinarie più da entroterra. La Favata, ad esempio, una zuppa di fave secche con lardo, cavolo, verza, ortaggi vari e profumi; le Monzette, specialità a base di lumache grigliate o in padella; la Giogga Minuda, altra tipica specie di lumaca bollita con spicchi d’aglio e insaporita con peperoncino. Piatti che necessitano un vino altrettanto profumato e strutturato per non sfigurare. La provincia offre diverse DOC che esprimono il meglio dai bianchi ai rossi, dai vini secchi a quelli passiti e alcuni casi anche spumantizzati: Cannonau, rosso caratteristico sardo, il Monica, un rosso dai profumi spiccati, il Moscato, un bianco aromatico, il Sardegna Semidano, un bianco fruttato fino al Vermentino di Sardegna espresso anche con bollicine.

Sassari è una città d’arte e di storia. Archeologicamente parlando è una miniera di bellezze e ci se ne accorge visitandola a piedi e con calma. I resti delle mura, la strana ma stupenda Cattedrale di San Nicola, Piazza Castello con le sue palme, Piazza d’Italia, … ed è proprio qui che incontriamo Sara Chen e Liana Derudas, in un bar della piazza. È un piacere incontrarle, le chiacchiere e gli aneddoti sulla città iniziano ancora prima di ordinare gli aperitivi, decidiamo cosa berremo come accompagnamento alle interviste e partono le domande.

Liana, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

10
Convivialità e business sono assolutamente legati, a tavola si vende business con gusto!

Sara, credi o ritieni che esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Anche in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi …

A noi piace ritrovarci in mezzo alla natura, quindi è molto ricercato l’incontro in Agriturismo, ma ci piacciono anche gli aperitivi, che ormai sono diventati degli appuntamenti fissi della settimana, durante i quali ci si conosce meglio e si ricercano punti di vista comuni per arricchirsi e far nascere qualcosa di nuovo nella propria vita imprenditoriale. I nostri aperitivi vengono chiamati “spuntini” e sono caratterizzati dall’accostamento di un calice di vino rosso, Cannonau o Cagnulari, con la degustazione di pane “Guttiau” (pane carasau condito con olio evo e sale), formaggio pecorino e salsiccia.

Liana, se dovessi descrivere la città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

Inutile dire che la Sardegna è famosa per il Maialino, ma per il mio gusto metterei anche gli gnocchi al ragù di cinghiale, il pane Frattau e lo Zimino. Certo, senza nulla togliere a Malloreddus, Seadas, Bottarga e tutti i piatti a base di formaggio.

Sara se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Terra di vigneti autoctoni, la provincia di Sassari ama sorseggiare del Vermentino (vino bianco) o Cannonau e Cagnulari (vini rossi). Per gli amanti dei superalcolici il “filu ferru” è sicuramente il top di gamma, una grappa tipica del territorio. Per accompagnare il dolce è molto apprezzato il Mirto.

Liana, puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Mangiare salsiccia e formaggio prima del pranzo.

Sara, hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

Le frittelle lunghe del periodo di carnevale sono particolarmente apprezzate, pur nella loro semplicità hanno gusto e aroma unici. Si tratta di lavorare a lungo farina con lievito, un goccio di anice, scorza di limone e arancia, latte e renderlo della consistenza giusta per far scorrere l’impasto all’interno di un imbuto. Infatti, nella padella con olio bollente, bisogna riuscire a far passare la giusta dose di impasto per friggerla al punto giusto. La delizia di mangiare le frittelle appena fritte è una golosità unica da non perdere!

Concludi l’intervista Sara, dicci se ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

L’organizzazione in una casa di campagna di un pranzo di carnevale con menu a base di favata e frittelle per un gruppo di imprenditori accomunati dalla partecipazione ad un’associazione di categoria, mi ha permesso di sviluppare una rete di relazioni molto stretta e di grande importanza per il mio lavoro, in quanto successivamente sono stata invitata a far parte, in qualità di Presidente, di ulteriori gruppi di lavoro all’interno dell’associazione stessa, ma soprattutto mi ha dato l’opportunità di conoscere persone arricchenti e di spessore che però, in un momento conviviale, non hanno disdegnato il “filu ferru” da bere insieme davanti al camino, raccontando barzellette e mangiando le frittelle scaldate sulla griglia.

Grazie Liana e grazie Sara per il tempo che ci avete dedicato, speriamo di reincontrarvi presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Sassari

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